Quest'anno la nostra associazione ha aderito a BambInFestival 2015. Per questa splendida iniziativa che coinvolge tutte le associazioni della provincia di Pavia, abbiamo preparato tre incontri introduttivi alla robotica amatoriale.
Oggi iniziamo consegnando ai partecipanti i 22 Kit che utilizzeranno in coppia. Lavorare in team è una delle capacità che i bambini hanno innate. Rimango sempre stupito quando vedo due bimbi che interagiscono senza alcuna difficoltà affrontando un problema complesso, anche se non hanno mai avuto modo di incontrarsi prima.
Ogni kit è stato realizzando in parte con materiale di recupero (contenitore plastico cartridge Ultrium, tappi del latte e stecche per spiedini) in parte con componentistica acquistata on-line (Arduino, motori, portapile, sensori e servocomando). Un po' di bulloneria ed una bella scatola trasparente completa il tutto.
Cominciamo in questo primo incontro a prendere dimestichezza con una semplice struttura a due motori, il portapile sfregherà a terra, fungendo anche da "ruotino" di appoggio.
Sopra applichiamo una breadboard con il bi-adesivo, e ovviamente la scheda Arduino: il "cervello" del nostro robot.
In poco tempo i nostri ninja, anche se formati da oltre il 50% da nuovi arrivati, riescono a montare il tutto, compresi transistor e resistenze.
I cablaggi sono pochi e semplici, se paragonati ad altri esercizi precedenti. Tutti risolvono senza difficoltà questa fase costruttiva.
Siamo così pronti per iniziare a scrivere il codice..... ovviamente dopo la merenda, a base di pane e buonissimo salame mantovano!
Ricaricata al massimo l'energia, torniamo tutti in aula. Ecco il robot completamente assemblato, pronto per essere programmato.
Il software non nasconde alcuna particolare finezza, si settano prima i motori sui pin 5 e 6. Creiamo poi le funzioni avanti, destra, lasciando sinistra e fermo alla loro intuizione. In void loop() le richiamiamo alla bisogna e fissiamo i tempi.
Fin troppo semplice per la classe dei grandi, che in pochissimo tempo hanno capito e procedono spediti, quasi senza stare ad ascoltare i miei suggerimenti.
Ma anche i piccoli, pur avendo meno dimestichezza con codici completamente da digitare, procedono vivacemente verso la meta:
Completano il codice, dopo aver compreso i concetti alla base del transistor, che Sergio spiega attraverso semplici ma efficaci metafore.
Inseriscono le batterie e trattenendo il fiato appoggiano per la prima volta il loro robot sul pavimento:
Sgomma e sbanda più di una macchina da rally sul liscio pavimento galleggiante della nostra sede, ma i loro volti si illuminano di meraviglia. Il robot segue il programma e compie i movimenti prestabiliti.
Qualche scontro, più o meno voluto, ci ricorda più un contest di sumo-robotico che una semplice lezione introduttiva. Che sia un suggerimento per una prossima puntata ? Staremo a vedere che succederà durante il secondo incontro di sabato 23 !
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