sabato 29 novembre 2014

CoderDojo Pavia: il ritorno di Arduino

Finalmente, dopo alcuni mesi, siamo finalmente riusciti a tornare a sfruttare i nostri kit Arduino.

Grazie agli amici di 7pixel che ci hanno ancora una volta ospitato nella loro magnifica sede, siamo riusciti a dividere i bambini in due aule da 16 partecipanti. La maggior parte aveva già il materiale, ma alcuni hanno potuto divertirsi comunque, lavorando in coppia.

Il primo gruppo, dai 7 ai 10 anni circa, ha avuto modo di sperimentare e divertirsi con un Led RGB.

Con la guida di Sergio, sono tutti arrivati in poco tempo ad accendere il Led, seguendo lo schema proiettato:

Non semplicissima era la parte di codice, ma anche i nuovi sono riusciti a prendere confidenza con la tastiera e con la sintassi di processing.

La fase di assemblaggio è stata molto divertente e giocosa.

I più grandicelli invece, dai 10 ai 13 anni circa, si sono cimentati in un progetto un po' più impegnativo: comandare un dispaly a 7 segmenti (beh, 8, contando anche il punto).

Le dimensioni piuttosto generose del nostro display ci hanno impedito di installarlo direttamente nella comoda breadboard, così i nostri ninja si sono cimentati, con non poca soddisfazione, in un complesso cablaggio:

Lo sviluppo del codice è stato un po' più lungo e complesso, visto il numero di segmenti da gestire per far comparire i vari numeri.

Dopo la pausa merenda abbiamo lasciato spazio alla creatività.
Se il gruppo uno ha iniziato a sperimentare combinazioni di Rosso Verde e Blu per scoprire come ottenere diversi colori, il gruppo due ha invece provato a realizzare un conto alla rovescia:

Un passo alla volta i numeri hanno iniziato a farsi via via più bassi. Scipio ed i mentor che lo hanno aiutato in questa difficile impresa hanno dovuto risolvere qualche problemino hardware ed anche non poche magagne software per riuscire ad ottenere la sequenza completa.

Ma più è ardua la sfida, tanto è maggiore la soddisfazione al raggiungimento del traguardo.
Ed alla fine c'era qualcuno che pensava già a come usare il display a 7 segmenti per scrivere le lettere :)

Sono stati tutti molto bravi, così si sono meritati una sorpresa finale:

Beppe ha stupito tutti facendo un breve volo con uno splendido esacottero, purtroppo l'arrivo della pioggia ci ha impedito di restare più tempo a giocare con questo fantastico velivolo.

La prossima volta, se riusciremo ad organizzare il tutto, faremo una nuova esperienza.... ma certamente non vi svelerò la nostra idea in anticipo.

lunedì 24 novembre 2014

1977 - 1987 Quando il computed divenne personal.

Ho appena finito di leggere un libro:

scritto dall'amico Paolo Cognetti e da una serie di collaboratori, ne conosco di persona una buona metà. E' una preziosa raccolta di informazioni sul decennio che ha visto l'arrivo dei computer nelle nostre case.

E' suddiviso in capitoli che raccolgono aree tematiche diverse: un approccio interessante ed originale, un viaggio lungo più di 400 pagine.

Personalmente ho scelto la versione con copertina rigida, immagino già che verrà molto consultato nella nostra sede e vorrei che il volume possa resistere alla curiosità di tutti gli appassionati che animano i nostri giovedì sera.

Qualche errorino è scappato anche agli attenti occhi dei revisori, ma sono ben poca cosa al confronto del grande lavoro svolto, inoltre è divertente andare a stanarli.

Il testo è molto ben scritto, riesce a risultare uniforme come stile anche se molte mani hanno contribuito alla stesura dell'opera. Il tono è sempre leggero e interessante.

Se in alcuni casi avrei voluto un po' più di approfondimento sui temi a me più cari (supporti di memoria in primis) mi rendo conto che non era possibile fare di più. Già così il tomo ha un peso non indifferente.

Di ottima qualità sono la carta e l'impaginazione. Ho apprezzato il corretto bilanciamento tra testo ed immagini, alcune veramente interessanti.

Insomma, ora che l'ho letto tutto, non posso che consigliare senza alcuna riserva l'acquisto ad ogni appassionato del settore. Se è vero che alcune di queste informazioni sono disponibili nei meandri della rete, è tutt'altra cosa poterle leggere su carta ben stampata, seguendo un discorso appassionante e logicamente organizzato.

Se interessati a saperne di più, seguite il link: www.1977-1987.it

sabato 22 novembre 2014

TeacherDojo: questa volta tocca agli insegnanti.

Questa mattina siano stati ospiti di APOLF, una scuola professionale di Pavia, specializzata nel settore della ristorazione.

All'evento hanno partecipato alcuni insegnanti di diverse scuole della provincia di Pavia.

Nell'ottima aula informatica, Laura ha iniziato la giornata spiegando a tutti i concetti che stanno alla base del CoderDojo.

Roberto ha poi guidato passo passo gli insegnanti alla scoperta di Scratch, costruendo un semplice giochino.

Non siamo abituati a partecipanti così silenziosi, ma tutti sono riusciti a destreggiarsi senza alcun problema, cogliendo le potenzialità di questo semplice ma versatile strumento.

Dopo la pausa caffè, abbiamo lasciato loro un po' di tempo per provare a metter mano al codice, aiutati dai nostri mentor.

E' stato molto interessante osservare il diverso approccio di un adulto, basato sulla logica, rispetto alla creatività sfrenata dei bambini.

Il tempo però scorre in fretta, e come in ogni CoderDojo che si rispetti, si alza un coro di proteste quando giunge il momento di salvare il lavoro svolto per passare ad un'altra attività.

Ci è parso molto utile lasciare un po' di spazio a Riccardo per poter raccontare la sua esperienza di docente che utilizza Scratch e questa metodologia di insegnamento all'interno della sua scuola.

Contemporaneamente Laura ed io abbiamo preparato alcuni esempi di Circuiti Morbidi, una metodologia molto semplice e giocosa che permette di apprendere i concetti di base dell'elettricità, con pochi esercizi, adatti anche ai più piccoli.

Su di un altro tavolo, abbiamo connesso una Makey Makey ad un vecchio portatile. Questa schedina elettronica permette di trasformare gli oggetti più disparati in controller, andando a replicare così alcuni tasti del computer, per interagire in modo molto divertente con diversi software.

Nell'ultima mezz'oretta abbiamo lasciato i più avventurosi a sporcarsi un po' le mani con la nostra pasta conduttiva fatta in casa.

Gli insegnanti si sono dimostrati non solo interessati, ma desiderosi di altri incontri di questo tipo. Chiacchierando sono emersi punti di contatto, spunti per nuove iniziative e possibilità di fare rete tra gli insegnanti stessi.

E' stata un'esperienza molto formativa anche per noi, ci ha aiutato a capire come proporre le nostre attività a professionisti dell'insegnamento.

Ci piacerebbe di ripetere questo incontro nel mese di marzo 2015.

venerdì 21 novembre 2014

Oggetti di comPVter a X Factor

Una manciata di oggetti provenienti dalla nostra collezione di giocattoli vintage è stata utilizzata ieri sera, come scenografia, per una canzone di X Factor.

Ecco in primo piano il nostro Big Trak.

Si intravede nel buio una figura molto nota ....

E' lui ! E.M.I.G.L.I.O. L'originale, .....che è sempre meglio.

Da qualche parte, accatastati in mezzo ad altri giochi, ci dovrebbero essere anche un nostro Grillo Parlante e la mitica icona anni '80: il Simon (prima edizione, in box) !

Io non li ho visti, ma provate a trovarli voi.... Ecco il video.

Siamo anche finiti sulla stampa locale !

sabato 15 novembre 2014

CoderDojo a 7pixel

In una piovosissima giornata novembrina il gruppo CoderDojo Pavia è stato ospite di 7pixel, creatore del motore di ricerca trovaprezzi.it.

In questa magnifica location ci siamo divertiti con le schede Makey Makey e con i circuiti morbidi.

Le prime sono delle vere e proprie interfacce che permettono di trasformare ogni oggetto conduttivo in un tasto, per creare tastiere, pianoforti e controller estremamente originali e divertenti.

I secondi sono uno strumento didattico potentissimo per introdurre i bambini nel fantastico mondo dell'elettricità.

Questo evento speciale è stato possibile grazie al progetto Google for Entrepreneurs Week. Avremmo voluto proporlo già la scorsa volta, ma i kit ci sono arrivati in ritardo e perciò abbiamo preferito attendere per preparare meglio gli esercizi da svolgere assieme ai ragazzi.

Grazie alla collaborazione con il LugDucale, che ha messo a disposizione anche i loro kit e sono venuti in forze ad aiutarci come mentor, abbiamo potuto aprire l'evento a 40 bambini.

All'ingresso, dopo una verifica della registrazione, è stata distribuita una maglietta ad ogni bambino che ha poi potuto tenerla come ricordo di questa giornata.

Abbiamo diviso i partecipanti in due gruppi. I bambini fino a 9 anni hanno iniziato a mettere "le mani in pasta" guidati da Massimiliano.

I più grandi hanno occupato un'altra stanza, utilizzando i nostri computer lUbuntu connettendo le Makey Makey con l'aiuto di Stefano.

Contemporaneamente i genitori non impegnati in aula hanno potuto visitare questa magnifica azienda guidati da Nicola Lamberti, il CEO di 7pixel.

Il progetto coinvolge aspetti di sostenibilità, impatto ambientale ridotto e rispetto del territorio, uniti alle più innovative tecniche di programmazione.

Gli ambienti di lavoro sono un enorme open-space per permettere alle persone di interagire costantemente e ridurre al più possibile i compartimenti stagni.

Karim, altro socio della 7pixel, ci ha illustrato i concetti principali della metodologia Agile.
Il tempo inclemente, non ha mai smesso di diluviare, ci ha impedito di apprezzare l'area esterna in cui trovano posto un campo da basket, da pallavolo e calcetto.

La grande area della ditta è circondata da un fossato ed al centro c'è un laghetto con tanto di sala riunioni ottagonale subacquea, ancora in allestimento.

Durante l'immancabile pausa merenda i bimbi hanno avuto modo di giocare a ping pong, a biliardino ed usufruire della palestra, posta affianco alla biblioteca interna in cui, durante l'estate, è stato organizzato il grest aziendale per i figli dei dipendenti.

Al rientro in aula i due gruppi si sono invertiti. I piccoli hanno messo mano ai computer inventando giocose interfacce di controllo.

Mentre i grandi si sono sbizzarriti ad inventare circuiti, riuscendo addirittura a far esplodere qualche malcapitato led, connettendo a una batteria di pile a 9V.

Tutte le foto sono disponibili per il download a questo indirizzo. Affrettatevi, resteranno on-line solo per un tempo limitato.

Questa giornata ha dimostrato come è possibile ottenere molto, costruendo una rete intelligente che unisce una multinazionale come Google, una strepitosa azienda del pavese, un Linux User Group ed un nutrito gruppo di volontari in un progetto comune: il CoderDojo.

Grazie a tutti.

domenica 9 novembre 2014

Oculus Rift DK2 in azione !

Dall'inizio di agosto, dopo aver avuto modo di provare uno dei più affascinanti oggetti tecnologici degli ultimi tempi, un pensiero rimbalza nella mente di due giovani membri del nostro gruppo: finalmente hanno trovato il modo per spendere un po' delle mance raccolte fino ad ora.

Per celebrare degnamente l'arrivo del primo acquisto in società, hanno invitato anche i due fratelli minori.

L'unpacking unboxing del Developer Kit 2 di Oculus Rift è in effetti molto emozionante.
Questi occhiali per la realtà virtuale totalmente immersiva sono veramente affascinanti: pur non essendo ancora ufficialmente in commercio, potranno definitivamente cambiare il modo di giocare ai video-game.

Chi indossa gli occhiali ha la possibilità di sostituire le lenti con una versione a basso profilo, per ottenere più spazio all'interno del visore.

Sono decisamente più comodi e confortevoli rispetto alla versione DK1 che abbiamo avuto modo di provare qualche mese fa.

Numerose piccole demo lasciano intravedere le potenzialità di questo dispositivo, ma è con Assetto Corsa che le cose si fanno molto più serie.
Mi vedo costretto ad impegnarmi a fondo per verificare di persona che un uso prolungato non abbia alcun effetto collaterale per i bambini.... mica posso rischiare ! Cosa non farebbe un padre per preservare la salute dei propri figli.

In modo un po' rocambolesco, fissiamo il sensore che permette di tracciare anche il movimento avanti ed indietro della testa. Si attiva così lo zoom: avvicinandosi al cruscotto virtuale si leggono meglio i dati, inoltre è possibile osservare l'abitacolo, riprodotto in ogni minimo dettaglio.

E' così convincente che verrebbe voglia di provare a toccare i vari interruttori ed aprire lo sportello del porta oggetti per vedere se contiene qualche cosa.

Il settaggio è piuttosto complicato e non siamo ancora riusciti ad ottenere il massimo dettaglio.

Peccato che non si riesca a mantenere accesi sia i monitor sia gli Oculus.
Questo permetterebbe a chi attende impazientemente il proprio turno di gustarsi almeno la gara e apprezzare al meglio gli inevitabili commenti di stupore di chi si trova al volante.

Dopo qualche scossone trasmesso dalla pedana idraulica alla struttura reggi sensore (definirla struttura è quantomeno esagerato) quest'ultimo si stacca, mi ritrovo così a guidare come se fossi appeso alla portiera dell'auto, a pochi centimetri dall'asfalto che sfreccia oltre duecento chilometri all'ora. E' stato veramente impressionante ! L'amico Beppe armeggia un po' per fissare il tutto, mi sembra così di teletrasportarmi ora all'interno dell'abitacolo, ora sul cofano o addirittura in cima al tetto.

Guidare in queste condizioni è ridicolissimo, ma il risultato non è il massimo in termini di performance sul giro. Mi consola però il fatto che ho avuto modo di osservare i minuti particolari delle auto anche dalle angolazioni più insolite e devo ammettere che sono sempre ottimamente realizzate.

Bravi bimbi, proprio un bel giocattolo. Ora, dopo un paio d'ore di test approfonditi, potete provarlo in sicurezza... ma solo 5 minuti perché tra un po' si mangia ...sempre che mi passi questa leggera nausea.