venerdì 29 giugno 2012

Raspberry Pi

Ieri sera abbiamo festeggiato con una scatola di rinfrescanti ghiaccioli il nostro nuovo acquisto: la strabiliante Raspberri Pi, il single board computer low-cost che finalmente siamo riusciti da ordinare.

Dovremo però attendere 11 settimane per avere tra le mani questa piccola meraviglia:

In questa minuscola scheda è contenuto un vero e proprio computer, spinto dal processore Arm11 a 700 mhz, è in grado di gestire senza problemi un flusso video HD e ...molto altro.

Ecco un articolo che suggerisce alcuni utilizzi, ma basta cercare un po' su google o youtube per imbattersi in una miriade di interessanti e fantasiosi progetti.

Sarà sicuramente divertente giocarci tutti assieme !

martedì 19 giugno 2012

Il canto del cigno di SyQuest

Nella mia ricerca di supporti di memoria strani e bizzarri, mi sono imbattuto in un oggetto curioso:

L'idea di base di questo SparQ da 1 gb di capacità era tutt'altro che male, sopratutto nel 1997.
Il prezzo dei supporti era competitivo, una volta e mezza circa il costo di un Iomega Zip 100, ma questo prodotto ha portato la SyQuest, mitica azienda produttrice di molti supporti removibili ad alta capacità, alla banca rotta.... come mai?

Il problema era l'affidabilità di questo piccolo disco da 3"1/2 raffigurato qui sopra.
Un disco difettoso aveva la capacità di rovinare un lettore sano, che a sua volta  avrebbe prodotto altri dischi difettosi, spargendo un po' come un virus la moria degli SparQ ovunque.

Questa caratteristica così peculiare ha costretto SyQuest a subire danni enormi per rispettare le garanzie ed un conseguente danno di immagine da cui è stato impossibile risollevarsi.

Oggi è molto difficile recuperare un drive ed un supporto funzionanti, ma noi ci siamo riusciti. Con grande piacere quindi accresciamo la nostra collezione aggiungendo questo killer-product, colpevole di aver affossato un importante protagonista della storia dei supporti di memoria.

venerdì 15 giugno 2012

Transputer

Approfitto di un paio di giorni di stacco dal lavoro, causa influenza, per raccontarvi una storia, affascinante e abbastanza poco conosciuta: il Transputer.

Dobbiamo partire da Bristol in Inghilterra, terra che ha visto nascere nei primi anni 80 la INMOS, una piccola azienda, che ha concentrato la sua attenzione sul calcolo parallelo basato su numerose piccole CPU, piuttosto che un grande e costoso singolo processore.

Nasce così il Transputer (Transistor Computer), con idee di base veramente interessanti.
Il processore stesso, simile più ad un micro controllore, integrava una piccola quantità di Ram e bastava fornire energia ed un bus comune per poter costruire una rete efficiente e performante a piacere. Unite il tutto al fatto che ogni processore doveva costare poco ed il gioco è fatto !

Ma non è tutto così semplice, a breve emergono alcuni problemi sulla gestione delle connessioni, su alcuni ritardi di comunicazione in reti molto grandi e sulla complessa gestione delle priorità. Risolti con alcuni ingegnosi artifici, escono alcune versioni a 16 e 32 bit.

Un sogno irraggiungibile per il nostro gruppo sarebbe poter mettere le mani su un Atari T800

Una delle poche workstation che ha potuto mettere al lavoro parallelo ben 4 T800: il massimo dei processori INMOS a virgola mobile prima dell'acquisto dell'azienda da parte di SGS Thompson / ST Microelectronics.

E' proprio marcato ST il processore a 32bit che siamo riusciti a recuperare e che ha dato origine a questo post:


Qui è possibile trovare il datasheet.

E' interessante notare come in un certo senso le CPU moderne stiano ripercorrendo le orme di INMOS, aggiornando e reinterpretando l'idea di base, sotto forma di multicore.

Se tutto questo vi affascina, perchè non provare l'emulatore ?

A questo punto vi potrebbe venire voglia di approfondire la parte software e dedicare alcuni minuti alla pagina wikipedia di Occam, il linguaggio di programmazione che permettere di sfruttare appieno la potenza del transputer o passare direttamente ad un più completo tutorial.

sabato 9 giugno 2012

Floppy drive esterni Apple

Circa tre anni fa avevamo analizzato i floppy drive esterni di casa Commodore, scoprendo una differenza non troppo evidente nei 1541 secondo tipo. Da questo è nato un piccolo articolo, che andrebbe aggiornato, sul nostro wiki.

Un amico tedesco con cui sono da tempo in contatto mi ha spinto a fotografare nello stesso modo i drive Apple presenti in sede, per fare chiarezza e per tracciarne le compatibilità.

Eccoli in ordine cronologico:

Disk II: Z825-5026-A
E' il primo drive 5"1/4 per Apple II, chiamato infatti anche Disk II. E' connesso direttamente alla scheda controller attraverso un cavo piatto e funziona solamente con essa. Si possono connettere due drive per ogni scheda. Funziona senza problemi ovviamente con Apple Europlus e IIe.


Duo Disk: A9M0108
E' il doppio disco da 5"1/4 per l'Apple IIe, funziona anche con il compatto IIc, che vedrà però solo un drive oltre a quello interno.
Per essere riconosciuto dal IIgs è necessario fare una modifica. Ecco come.


Disk IIc: A2M4050Z
Nato assieme al bellissimo Apple IIc questo floppy funziona anche con il IIgs.
Non l'ho provato con il IIe.


Macintosh 400 k: M0130
Passiamo ai 3"1/2 con il primo floppy per Macintosh 128k. Funziona anche con le versioni successive, basta che non abbiano installato il controller FDHD. Per essere connesso al IIe necessita di una scheda controller apposita sviluppata da terze parti che non possediamo.


Macintosh 800 k: M0131
Ecco il floppy per Macintosh SE ed i Macintosh II. Funziona anche con le versioni precedenti come il 512k ed il Plus solo con HD20 INT, ma non abbiamo verificato.


Disk IIgs: A9M0106
Abbiamo trovato questo drive assieme ad un esemplare di Apple IIgs che in cascata ne aveva un'altro per terminare poi la catena con un Disk IIc. Funziona sulla serie II solo se connessi ad una Superdrive card (che non abbiamo) o ai Macintosh SE senza supporto FDHD.


Una curiosità: A9M0110
Questo è il lettore che si connette alla Macintosh II Pc Drive Card, che purtroppo non siamo riusciti a recuperare assieme al drive. La scheda permette di leggere e scrivere floppy MS-Dos sotto Mac serie SE e Macintosh II. Sabebbe bello provarla !

venerdì 1 giugno 2012

Ultimaker: funziona !

Dopo mille peripezie ed un accurato settaggio della distanza del piano dalla testina, unito all'innalzamento della temperatura fino a 250°, i nostri sforzi sono stati premiati:


Ecco il primo oggetto complesso che siamo riusciti a stampare, è un accessorio per migliorare il flusso di aria che serve a raffreddare la plastica durante la stampa. Già che eravamo all'opera, tanto vale scegliere qualche cosa di utile !



Nel video purtroppo non si avverte al meglio il suono melodioso dei motori passo passo, è uno scampanellio un po' ipnotico, molto bello a sentirsi.
La velocità di esecuzione è notevole, ma un oggetto simile impiega sempre circa un'ora per essere completato. Abbiamo stimato circa mezzo euro di costo del materiale.

....ed ora festeggiamo !
(Altre foto e dettagli sulla pagina dedicata nel nostro wiki.)