martedì 27 agosto 2013

Bletchley Park e UK National Museum of Computing

Durante le vacanze, ho avuto modo di visitare con la mia famiglia due interessantissimi musei che non dovrebbero mancare tra le mete di chi si interessa di storia dell'informatica.

Bletchley Park
E' una splendita tenuta a pochi chilometri da Luton. Durante la seconda guerra mondiale è stata sede della segretissima Sezione X, dedicata alla crittoanalisi ed alla decodifica della famosissima Macchina Enigma.

Qui, in un certo senso, è nata l'informatica.
Alan Turing & co. hanno messo a punto alcune macchine fantastiche, volte alla decodifica dei messaggi cifrati dell'Asse.

Ecco il Petard:
da cui successivamente avrà origine il Bombe, fedelmente ricostruito ed esposto nella sala accanto.

Un breve video dovrebbe rendere l'idea:


Riporto il link ad una serie di fotografie, scusandomi fin da ora per la qualità non eccelsa, mi mancava un filtro polarizzatore e l'illuminazione non era il massimo.

Non mi lascio scappare il libro ufficiale ed un piccolo simulatore di macchina Enigma in carta. Non era invece disponibile perché, a detta della ragazza del museum-shop troppo richiesta e quindi esaurita, la versione elettronica della più famosa macchina crittografica. Peccato.

National Museum of Computing
A pochi passi è possibile entrare nel museo nazionale di informatica, un'iniziativa indipendente ma ugualmente ricca ed affascinante.

Ci accoglie la ricostruzione della Tunny Machine, dedicata alla decodifica della Cifratrice Telescrivente Lorenz.

L'evoluzione di questa ha portato alla nascita del primo computer programmabile: il Colossus.

E' veramente una vista mozzafiato quella che ci aspetta nella stanza successiva: un esemplare di Colossus Mark 2 è stato qui minuziosamente ricostruito:

Abbiamo avuto la fortuna di vedere acceso questa replica e di apprezzare il calore emesso dalle oltre 1500 valvole.
 


Ma le emozioni per una famiglia di appassionati retrocomputeristi non si fermano qui.

L'esposizione si snoda per corridoi e sale ricche di reperti, non mancano un paio Programma 101 e molti altri oggetti da sogno. Eccone alcuni in una serie di fotografie.

Sarebbe lungo e noioso descriverle tutte nel dettaglio, spero solo che possano esservi di stimolo a raggiungere questi splendidi musei così vicini a Luton (aereoporto in cui arrivano molti voli low cost).

Non posso però evitare di raccontare qualche cosa sul più vecchio computer (originale, non ricostruito !) esistente al mondo: Harwell Dekatron Computer, soprannominato Witch.

Anche in questo caso, abbiamo avuto modo di vederlo in funzione. Eccovi un paio di video, con commento originale:
 


Il museo è gestito da volontari, tutti molto preparati e ben disposti a scambiare quattro chiacchiere con noi.
 


Percorrendo le sale e restiamo ad ammirare gli elaboratori esposti.
Mi stupisce quante macchine siano accese ed a disposizione del pubblico. Tante sono pezzi rari, parecchio costosi e ricercati nel mercato del collezionismo, ma sono lasciati senza alcun controllo in balia del pubblico, devo ammettere, molto rispettoso.

Non è facile per me resistere: provo un Osborne 1, un Acorn Master con il installato il Domesday project in Laserdisc, un Next Cube, un ICL Perq ..... solo per citarne alcuni.

Alla fine del percorso si aprono i laboratori: Stampa 3D, Arduino, Raspberry Pi la fanno da padrone, in un angolo ci sono anche i trenini elettrici digitali della Hornby, ma in particolare ci entusiasma  un evento dedicato al Lego Mindstorms:

Hanno qui presentato in anteprima assoluta la nuova versione: EV3 !! Eccolo:

Lascio moglie e figli a giocare, ritorno sui miei passi per godermi ancora un po' tutte le macchine esposte, la loro biblioteca e la sezione dedicata alle riviste.

Anche qui un piccolo negozio mi permette di acquistare il catalogo ufficiale ed un libretto sulla storia degli home computer in UK.

Che dire ? La giornata è volata in un attimo, le cose da vedere sono veramente moltissime ma una vacanza itinerante come la nostra impone spostamenti a volte piuttosto impegnativi.
Alle 17.00 ci tocca, a malincuore, salutare questa magnifica area museale. Già perchè c'è di più !
Non vi ho raccontato infatti del piccolo ma fornito museo di telecomunicazioni, della collezione di modellini navali e del micro-museo del giocattolo antico, sempre all'interno della stessa area... beh, pazienza ! Andateci.

domenica 25 agosto 2013

Più di 1.500 km con una Sinclair C5 (sul tetto).

Quest'anno con la mia famiglia siamo stati in vacanza in Inghilterra.
Avendo deciso di andarci in auto, ne ho approfittato ed alcuni giorni prima della partenza mi sono messo a cercare una Sinclair C5 in vendita, compatibile con il nostro tragitto.

Ne ho trovate un paio a Bournemouth, una bellissima città del sud, abbastanza vicina a Southampton.
Inizio le trattative dall'Italia e trovo ben presto un accordo.

Conosciamo finalmente Paul di persona, che si presenta così:

La Sinclair C5 a sinistra sarebbe quella che ho opzionato, quella a destra con la copertura rossa è la sua personale, che usa piuttosto spesso. Ma non è finita qui....

Nel giardino di casa, sotto ad una tettoia, ne ha altre due che mio figlio grande ha osservato per un po', ma poi si è lasciato distrarre dai giocattoli dei bambini di Paul.

Paul è un vero esperto e collezionista di C5 e vecchie Volkswagen.
Tanto che la C5 esposta al museo dei trasporti di Londra è sua.
Ha inoltre conosciuto di persona Sir Clive Sinclair, da cui ha acquistato moltissimi ricambi ed accessori per completare la sua flotta.

In una casetta in legno nel grande giardino sfoggia un esemplare nuovo in box, che apre per farmi vedere. Ha inoltre un telaio ed un guscio in plastica di scorta oltre a molti altri ricambi nuovi ed usati.

Restiamo assieme un paio d'ore, provo quello che è diventato già il nostro esemplare per le strade del quartiere e rimango stregato dall'immediatezza e dalla simpatia di questo veicolo.

Un po' di miglia ci separano dal nostro hotel a Southampton, così giunge in momento di procedere all'imballaggio ed al carico ....e qui si temprano gli eroi !

Armati di pellicola termoretraibile, barre sul tetto, elastici e fasce a cricchetto in un quarto d'ora siamo pronti alla partenza.

Le prime miglia ci preoccupano un po' ma poi ci rilassiamo e arriviamo all'hotel che, fortunatamente, dispone di ampio (ed alto) posteggio coperto.

Il giorno dopo ci attende il traghetto a Dover, traffico e strade congestionate non ci spaventano. Eccoci sulla costa:

Speriamo di non avere problemi durante l'imbarco !

Siamo un bel po' più alti di una macchina con il portabagagli sul tetto!

Ma fortunatamente non ci sono problemi e passiamo senza difficoltà.

Arriviamo in Francia e raggiungiamo Lille in un attimo. Parlamentiamo con il proprietario dell'hotel, che trova una brillante soluzione per la notte: "posteggiamo" nel suo ufficio.

Il giorno dopo ripartiamo alla volta di Dijon, ma dopo pochi chilometri....

Si rende necessaria una profonda revisione del nostro imballo.

Arriviamo senza ulteriori complicazioni in una città fantastica, molto elegante e spaziosa. Il nostro City Loft è in centro, ma così in centro che dobbiamo farci dare indicazioni per orientarci in un labirinto di sensi unici.

Il posteggio è 1,9 m. Non ci sono alternative, bisogna rimuovere la C5 dal tetto....

e trovare posto in stanza (fortunatamente molto grande):

La mattina successiva ci sveglia una pioggia fittissima. Rifasciamo la C5 in modo molto professionale ...per fortuna ! Ci attendono 600 km sotto il diluvio universale.

Mai vista una pioggia così violenta, l'unico momento di tregua ci permette di far carburante appena fuori dal Frejus.
Eccoci per pochi metri in Italia. Ma è tutt'altro che il paese del sole, infatti la creatura di Sinclair deve ancora affrontare la prova più dura: la grandine.

Nei pressi di Felizzano si scatena l'apocalisse, tanto che un'auto della polizia si mette come una safety car di fronte ad un gruppetto di arditi (tra cui noi) che sfidano le intemperie senza restare rifugiati, in modo molto pericoloso, sotto ai cavalcavia.

Finalmete arriviamo a casa:

Con non poca apprensione mia moglie mi aiuta a scaricare:

Uno specchietto si è svitato, ma sembra che null'altro abbia subito danni.

Ora la lasciamo riposare ed asciugare prima di procedere ai controlli di rito ed a una prima accensione su suolo italico.