giovedì 29 gennaio 2015

Lupo Solitario: disponibile gratis.

Grazie al mitico Joe Dever, autore dell'immortale saga di Lupo Solitario, oggi è possibile rigiocare gratuitamente alla più famosa serie dei fantastici Libri Game:

Sono infatti giocabili on-line o scaricabili, sia in PDF che in formato sfruttabile sui vari ebook-reader, con tanto di hyperlink !

C'è la serie quasi completa in lingua originale.
Qualche cosa è già disponibile anche in italiano.

Non vedo l'ora di rivestire ancora una volta i panni dell'intrepido guerriero Ramas.

Conservo ancora gelosamente molti libri game della E Elle, ma è giunto il momento di provarli finalmente in lingua originale.

lunedì 26 gennaio 2015

Evento Italian Digital Divide: considerazioni e proposte sul divario digitale

La nostra associazione questo sabato ha iniziato le sue attività ufficiali con un evento sul divario digitale.

La tavola rotonda si è svolta presso la sede della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) di Pavia.

Dopo una mia breve presentazione, in cui descrivo le finalità della nostra nuova associazione comPVter, cedo la parola a Davide Calvi, presidente della CIA di Pavia, che da il via ai lavori con una piccola introduzione all'argomento.

Tocca poi a Luigi Perduca, l'ideatore di questa giornata e vero e proprio punto di contatto tra comPVter e la CIA.
Presenta una sua sintesi sul recente report dell'ISTAT "Cittadini e nuove Tecnologie".
Eccola liberamente scaricabile da qui.

Ne emerge un quadro realmente preoccupante, in cui almeno un terzo degli Italiani non utilizza il computer. Ancora meno hanno la possibilità di accedere regolarmente ad internet, facendo così piombare il nostro paese al venticinquesimo posto, su ventisette paesi in Europa, in termini di utilizzo delle nuove tecnologie.

Interviene poi Sergio Camici, ingegnere progettista, che rappresenta il punto di vista di chi si occupa di innovazione tecnologica per professione. Ci porta a riflettere su alcune eccellenze italiane, in particolare su aspetti sanitari. Il suo intervento si chiude con una considerazione sui vantaggi del codice aperto.

Il tema dell'open source è affrontato con simpatia e brio da Roberto Viola, che rappresenta invece la voce dei "programmatori per passione". Racconta la nascita e lo sviluppo di una sua creatura: SDL-Basic.

Riccardo Bonomi, insegnante presso l'Istituto Comprensivo di Siziano, ci racconta invece la situazione della sua scuola, ripercorrendo i risultati di una indagine interna. Citiamo più volte l'iniziativa CoderDojo come possibile metodologia per ridurre il divario digitale.

Prende in seguito la parola Gioacchino Garofoli, professore dell'Univerisità dell'Insubria. Ci fa riflettere sul potere della tecnologia e il suo cattivo utilizzo da parte dello Stato. I costi inespressi degli obblighi imposti dall'alto, ricadono sul cittadino, costretto a svolgere il lavoro che prima veniva gestito dal back-office del fornitore di servizio.

Alessandro Rubini interviene, condividendo l'approccio critico e denuncia una "burocratizzazione dell'informatica" da parte dello Stato. Si parla di Pec e di altri aspetti che invece di semplificare, complicano la vita quotidiana di cittadini ed aziende.

Chiude i nostri lavori Carlo Ventrella, presidente dell' ANP - CIA di Pavia,  portando il punto di vista della pubblica amministrazione, grazie alla sua esperienza nel Comune di Pavia. Non sempre le amministrazioni locali hanno avuto la capacità di sfruttare al meglio le risorse regionali e statali, stanziate per accrescere le infrastrutture informatiche.

Insomma è stata una mattina parecchio interessante. Abbiamo cercato di affrontare l'argomento da numerosi punti di vista per tentare assieme di trovare una strada per ridurre il divario digitale nel nostro territorio.

Seguiranno quindi concrete proposte da parte della nostra  associazione che, anche se neo-costituita, ha alle spalle oltre sei anni di vita come gruppo spontaneo, per la maggior parte composto da appassionati di informatica e tecnologia.

lunedì 12 gennaio 2015

"Andate via !": un mese dopo.

Oggi è un giorno speciale: è passato un mese esatto dall'ordine di andarcene.

Lo scorso weekend abbiamo liberato completamente i locali che, per 6 anni e mezzo, hanno ospitato il nostro gruppo.

Facciamo ora un giro: per renderci meglio conto della situazione cercherò di paragonare le foto del "prima" e del "dopo":

Questo è l'ingresso, come appariva prima e come appare ora, dopo lo svuotamento.
Qui erano messi in mostra i palmari e qualche telefono sullo scaffale nero. L'armadio bianco era pieno di software e manuali.

La stanza grande aveva un paio di lunghi scaffali stipati di macchine, un rack strapieno e due tavoloni che, una volta uniti, potevano ospitare i bambini del CoderDojo.
Un altro grande scaffale, non visibile in foto accoglieva molti computer Apple.

La stanza ovale, chiamata così per via del tavolo, era il nostro laboratorio in cui tentavamo di ripristinare i vecchi computer bisognosi di cure. In ogni angolo non occupato da attrezzatura elettronica erano esposti vecchi computer.

La stanza museo accoglieva Commodore, Sinclair ed Atari a 8 bit sulla parete di sinistra, i 16 bit invece trovavano posto sulla parete di destra. Per le console avevamo dedicato uno scaffale non in vista.
Il grande tavolo serviva per sviluppare i nostri progetti più innovativi.

Anche il simulatore di guida è stato completamente smontato. Ora al primo piano c'è rimasto solo l'archivio.

Sbaraccare completamente il capannone si è dimostrato decisamente faticoso a causa del peso delle più grosse macchine, conservate a volte già su pallet ma spesso direttamente sulle scaffalature.
Paradossalmente ci abbiamo però impiegato molto meno tempo del previsto perchè la dimensione della maggior parte dei giganteschi cimeli ci ha impedito di inscatolare il tutto, anche nei grandi cartoni 120 x 80 x 80 h.

Il resoconto finale è 102 bancali oltre a molto materiale trasportato sfuso come tavoli, sedie, scaffalature, tre rack, le macchine del fab-lab, il simulatore di guida ....e un plastico del treno !
Dettagli di "come eravamo" e molte immagini che ritraggono scaffale per scaffale sono disponibili qui, visitando le varie sotto-pagine.

In meno di 30 giorni abbiamo liberato e traslocato tutto !

mercoledì 7 gennaio 2015

Trasloco praticamente ultimato: ecco la prima macchina in sede.

Non ho potuto resistere, per celebrare degnamente il lavoro svolto da una affiatata ed instancabile squadra, ho intitolato così il primo post dell'anno 2015 !

Ed ecco a voi la prima macchina posizionata nella nostra nuova sede. E' una splendida Teletype 33, ...ma non è arrivata da sola:

A farle compagnia ci sono i nostri "big iron" che hanno occupato quasi interamente uno degli ultimi numerosi viaggi, necessari per trasportare tutto il materiale dalla sede vecchia alla nuova.

Ecco come si presenta la situazione al momento nel vicino deposito:

Questa enorme distesa di scatoloni, tutti su pallet, prosegue anche nella stanza vicina:

Sono oltre 90 bancali ! E' difficile dare un resoconto preciso perchè alcuni server sono così grandi da non poter entrare negli scatoloni, sono stati così movimentati avvolti nella pellicola termo-retraibile e trasportati approfittando di queste splendide giornate di sole.

Se contiamo lo spostamento degli scaffali, delle scrivanie e dei mobili è facile rendersi conto che non è stato banale ultimare il nostro trasloco in meno di un mese, con festività come Natale, Capodanno e Befana.

Un grazie speciale va al nostro amico Piernicola ilChierico:

Ci ha raggiunti da Verona, per salvare un paio di Pa-Risc e due Alpha server, oltre a numerosi altri computer. Il primo giorno con una sorprendentemente capiente Peugeot 206, il secondo addirittura con un furgone Volkswagen !

Questo giovedì ci troveremo già nei nuovi locali, anche se sono ancora senza riscaldamento. Abbiamo avuto la fortuna di conoscere i simpatici vicini che, oltre ad aiutarci a scaricare le macchine più pesanti con il loro carrello elevatore, ci permettono di usare un po' della loro corrente elettrica, attraverso un lungo cavo, per accendere almeno un paio di faretti.

A presto con altri resoconti "dal fronte".