Ieri sera abbiamo avuto modo di provare, dopo l'Oculus Rift di alcune settimane fa, un'altra importante primizia tecnologica: i Google Glass !
Questa piccola meraviglia, che ci ha portato in visione Samuele di Kalpa, si è interfacciata senza problemi con il Wi-Fi della nostra sede.
Spinti da un processore dual core da 1ghz, reagiscono molto bene ai comandi vocali in lingua inglese.
Abbiamo avuto modo di giocarci per un po', osservando tutti l'output video che può essere reindirizzato ad un telefono Android.
Mi piace molto la posizione apparente dello schermo virtuale. Occupa l'angolo in alto a destra, senza essere troppo invasivo, la messa a fuoco è a circa 4 metri di distanza rispetto alla visione naturale.
Basta dire: "Ok glass !" per attrarre l'attenzione del dispositivo. Poi alcune semplici frasi ci permettono di eseguire i comandi.
Ecco il risultato di un "Take a picture !".
Preferisco la montatura minimale, senza le lenti e con solo i naselli.
Ma forse per un uso prolungato la presenza di lenti aggiunge stabilità e comfort.
Va assolutamente provata l'esperienza audio a conduzione ossea. L'emettitore è a contatto con la tempia e trasmette il suono attraverso le ossa del cranio. Ho provato a chiedere "Play System of a Down". Nel giro di qualche secondo mi sembrava di sentire, in mono, gli artisti armeno-statunitensi suonare alle mie spalle, senza che nessun suono uscisse realmente dall'apparato.
Insomma, un dispositivo estremamente affascinante, con ancora poche funzionalità ma dalle potenzialità enormi, soprattutto se si riuscisse a renderlo ancora più discreto e compatto.... quasi invisibile.
Ottimo come risposta ai comandi, poco invasivo rispetto alla visione normale durante l'uso ed affascinate come sistema di trasmissione del suono.
1.700 US$ sono una cifra, ma avere tra le mani un pezzetto di futuro è stato molto emozionante. C'è ancora un po' di lavoro da fare, ma quasi quasi ci siamo.
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