Lego ha prodotto negli anni numerosi set programmabili, ... magari tra un po' vi preparerò un post con questa entusiasmante evoluzione.
Il mio risveglio da quello che gli AFOL (Adult Fan Of Lego) chiamano "dark age", ovvero il periodo di buio in cui da ragazzo si smette di giocare con il Lego, è avvenuto ormai diversi anni fa, appena prima della nascita del mio primo figlio: Natale 2003, quando mia moglie mi ha regalato il set 3804:
Vi confesso che è stata una passione travolgente per un bel po' di tempo, quindi vi lascio immaginare il mio disappunto quando l'altro giorno, a distanza di anni, sono tornato ad accendere il tanto sfruttato RCX, trovandolo malauguratamente KO.
Vediamo come ripristinarlo. Procedo con un po' di timore reverenziale allo smontaggio, trovando un po' di ruggine sui contatti.
Provvedo così a pulire tutto per bene, senza dimenticare di spruzzare lo spray apposito e verifico con il tester. Il porta pile è ora perfettamente funzionante.
Vediamo come si comporta la mainboard. Alimentata a parte è in perfette condizioni. Tiro quindi un primo respiro di sollievo.
Ecco il colpevole: la linguetta del polo negativo è per metà rotta, fa quindi contatto solo ogni tanto, causando un continuo reset o addirittura lo spegnimento del micro controllore.
Assieme a Michele decidiamo di saldare un bel filo e risolvere così il problema in modo definitivo.
Spero solo di non averne scelto uno troppo piccolo: i 3 motori, soprattutto se sotto sforzo, assorbono abbastanza.
Ancora qualche verifica prima di richiudere il tutto ed iniziare la lunga battaglia contro un troppo vecchio Quick Time ed i Driver per Windows XP, per riuscire ad installare l'ambiente di programmazione originale.
Questa bella interfaccia a blocchi si avvicina molto alla filosofia di Scratch, dando evidenza di una comune origine in casa MIT.
Potrebbe tornare presto utile in qualche incontro CoderDojo.
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