Dopo diversi mesi, rieccomi finalmente a pubblicare un post dedicato a un nuovo arrivo retro-computeristico:
Piero ci ha portato, da tenere in esposizione nella nostra area museale, un "oggetto di famiglia" che da anni appartiene al padre:
Nientemeno che una Olivetti Programma 101: il sogno di ogni museo !
Lo scorso giovedì, con grande emozione, abbiamo aperto lo scatolone che ha custodito il cimelio durante la spedizione dalla Sardegna verso Pavia.
Dopo oltre 5 anni dalla nostra mostra in Università, un altro esemplare di questa storica pietra miliare della storia dell'informatica torna sui nostri tavoli.
Le linee sinuose tracciate dalla matita di Mario Bellini ci colpiscono anche attraverso la polvere accumulata, lasciandoci emozionati.
Non ci resta che dare una prima occhiata allo stato di conservazione interno. Dagli anni novanta non viene più accesa.
L'errore più grande sarebbe dare corrente senza le necessarie operazioni di verifica e restauro.
Tolte le due viti in prossimità della stampante, mettiamo a nudo l'elettronica.
La solita cinghia è totalmente spappolata ed appiccicosa. Alcuni condensatori appaiono un po' gonfi.
Altre componenti hanno invece saputo sopportare meglio il trascorrere del tempo.
Si legge chiaramente una data: 27 settembre 1967. Ho deciso di scrivere questo post il giorno del 50° compleanno di questo esemplare.
Ecco il numero di serie: 8837. Credo che sia una macchina più recente rispetto all'esemplare che avevamo esposto in mostra: il terzo tasto vicino alla fessura per le schede magnetiche è infatti più lungo dei primi due.
Ora inizieremo a pulirla, seguiremo i consigli dell'amico Alberto Rubinelli per identificare gli aspetti più critici.
Vi terrò aggiornati !
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