Eccomi a condividere con tutti voi il resoconto sul mercatino di "retro-tecnologia" più bello d'Italia.
Come al solito si parte presto, ad un orario che permette a me ed a mio figlio Luca di arrivare appena dopo le 8:30. Nulla in confronto a chi si trovava nel posteggio già alle 6 del mattino !
Mi colpisce subito un banchetto con magnifiche radio d'epoca. Non so praticamente nulla su questo argomento, ma alcuni pezzi sono veramente affascinanti.
Con Luca ci divertiamo ad ammirare i grammofoni. Le loro trombe di innumerevoli forme e dimensioni sono molto suggestive.
Sono molti gli stand che espongono questi apparecchi a molla, in grado di riprodurre dischi da 78 giri. Cominciamo a parlare con alcuni appassionati, che ci descrivono nei dettagli i due standard di incisione: verticale ed orizzontale.
Ma è senza dubbio questo lo strumento che più ci lascia a bocca aperta: è un organetto a manovella, chiamato anche Accordeon. E' una specie di fisarmonica: l'aria prodotta facendo girare la manovella riempie un polmone di compensazione e poi due mantici che alimentano le ance.
Come può vedersi dal sotto, questo esemplare particolarmente prezioso ha inoltre una specie di xilofono, che aggiunge uno scampanellio al suono delle note.
Ma perchè ci ha colpito così tanto questo strumento musicale di fine ottocento ? Semplice: la musica è registrata su di un disco forato, che ricorda le schede perforate che utilizzeranno i computer 50 anni dopo ! Dopo un'affascinante chiacchierata con il gentilissimo proprietario, decidiamo di acquistare un disco originale da esporre nel nostro piccolo museo, ....è un supporto di memoria decisamente troppo bello, con una storia magnifica da raccontare.
Ci aggiriamo poi nel pratone, salutando numerosi amici. Questo è uno dei motivi che ci spinge a Marzaglia almeno una volta all'anno.
Sono rimasto stupito dal numero di mangiadischi Penny, quest'anno ne ho contati almeno una ventina !
Non ho chiesto il prezzo visto che conservo gelosamente il mio esemplare rosso, ancora perfettamente funzionante dopo una trentina d'anni.
Sul fronte retrocomputer ho visto un bel Amstrad 286 portatile, qualche Amiga ma ovviamente nessun 3000 o 4000 che, credo, continueranno a mancare nella nostra esposizione.
Invece questa volta abbiamo colmato un importante buco grazie a Leonardo che ci ha consegnato sulla fiducia un magnifico esemplare di IBM 5155, il "trasportabile a fatica" che ora ha trovato posto sul nostro scaffale affianco ad altri fratellini:
Speriamo di averlo presto nostro ospite e concludere così lo scambio pattuito.
Come al solito chiudo questo mio veloce resoconto con "l'oggetto più strano" di questa edizione:
Questo triciclo rosa dalle linee aereodinamiche anni '50 era una vera meraviglia. Avrebbe sicuramente fatto felice mia figlia Chiara, ma fortunatamente è ancora troppo piccola per poterlo usare, quindi sono riuscito a resistere ed evitare il salatissimo acquisto.
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