Ieri sera abbiamo ricevuto un regalo tanto gradito quanto inatteso:
Questa è la memoria a linea di ritardo della mitica Olivetti Programma 101, uno degli straordinari aspetti innovativi di questa macchina, considerata il primo personal computer della storia.
Il funzionamento di questo ingegnoso sistema è piuttosto semplice: una bobina immette un impulso elettrico che si trasforma in una piccola torsione che viaggia attraverso il filo di nichel fino alla bobina di lettura, che acquisisce ed eventualmente reimmette l'informazione.
Cercando di recuperare qualche dato in più, scopro che la capacità è di 1920 bit, pari a circa 240 caratteri. Il tempo impiegato per percorrere tutto il filo era pari a circa 2,2 millisecondi. (Nei link le fonti).
Roberto, un amico con cui sviluppiamo alcuni circuiti elettronici, ci ha donato questo meraviglioso pezzo di storia, che troverà presto una degna collocazione nell'area museo della nostra nuova sede.
Prima di salutarci ci ha mostrato però l'esemplare più importante della sua notevole collezione di hardware: una Programma 101 nuova, mai usata, ancora nel suo imballo originale... Che emozione !
4 commenti:
Supenda sia la memoria magnetostrittiva sia la P101!
L'unico peccato di tenerla imballata è non poterla usare ;)
Anche se nuova, ormai le cinghie saranno disintegrate. Non consiglio nemmeno di accenderla anche per eventuali esplosioni del filtro antidisturbi o condensatori della linea di alimentazione.
Attualmente ce ne sono solo otto in tutto il mondo perfettamente funzionanti.
Roberto è fortunatissimo: ha un tesoro notevole, di nicchia, ma notevole. Valore di mercato che si aggira già attorno a diverse migliaia di euro e destinato a crescere. Garziera, uno dei progettisti, le raccoglie in modo da avere i pezzi di ricambio e sta tentando di collegarla a Internet.
Quante schede del P101 e P203 ho riparato
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