In questi anni si sprecano i trentennali delle più amate console e degli home-computer che hanno fatto la storia. Normalmente non mi lascio coinvolgere in celebrazioni varie, altrimenti non finiremmo più, ma questa volta, data l'importanza della macchina in questione, mi sono sentito in dovere di fare un'eccezione.
A compiere 30 anni è nientepopodimenoche il Nintendo Famicom.
Ne approfitto per fare una carrellata degli accessori che siamo riusciti a recuperare fino ad ora e che sono riusciti a tenere più o meno vivo l'interesse per questa versatile ed entusiasmante console, protagonista e vera icona degli anni ottanta:
1984: Family Basic
Una tastiera ed un registratore di cassette (per purtroppo ancora ci manca) trasformano la console Nintendo in quello che il nome lasciava già presagire: il Family Computer. Era possibile così esplorare i segreti del basic e salvare i propri programmi su cassetta. Purtroppo questo sistema non era compatibile con il Disk System (vedi oltre) perchè utilizza lo slot della cartuccia.
1985: Nintendo R.O.B.
Adoro da anni questo piccolo e simpatico robottino che tanto mi ricorda Jonny 5. Purtroppo era una una boiata pazzesca. Solo due giochi lo supportavano, ma quando ho trovato in Giappone la prima versione, non ho saputo resistere.
Con il tempo ho anche recuperato i due giochi, ovviamente in versione Giapponese, altrimenti che gusto c'è ?
1986: Famicom Disk System
Da appassionato di supporti di memoria, non poteva mancarmi questa periferica, uscita solo per il Famicom originale giapponese. Utilizza una versione reinscatolata dei QuickDisk da 2,8" conosciuti solamente da qualche appassionato di MSX o dai fortunati possessori di un raro Sharp MZ800.
In Giappone erano veramente molto diffusi, tanto che esistevano delle vere e proprie colonnine distributrici di giochi su floppy. Ecco nella foto sopra alcuni dischi fuoriusciti da questi distributori, paragonati ai nostri originali.
1987: Famicom 3D System
Ultimo accessorio in ordine di arrivo è il 3D system, in grado di rendere tridimensionali alcuni giochi oscurando alternativamente un occhio del videogiocatore. Un sistema analogo (cha abbiamo !) era disponibile anche per il Sega Master System.
1989: Power Glove
Uno dei miei accessori preferiti uscirà per la verità un po' dopo, a marchio Mattel, ed in particolare per la console in versione NES, come noi europei siamo abituati a chiamarla. Tuttavia non posso fare a meno di citare questa meraviglia: un guanto in grado di permetterci di interagire con la realtà virtuale (beh, si fa per dire...). Il Power glove si basa sugli ultrasuoni per localizzare la mano del giocatore nello spazio. Alcune resistenze variabili a forma di lamella avvertono il piegamento delle dita. Uno spettacolo, tanto che sarà protagonista indiscusso dei mods più estremi nei primi anni novanta allo scoppiare della mania per la realtà virtuale. (Prometto, approfondirò presto questo argomento che mi sta veramente a cuore!)
I giochi: il vero motivo di un successo planetario.
Può mancare, in chiusura, un video celebrativo che, in soli 10 minuti, ripercorre 100 capolavori per questa immortale console ? Godetevelo !
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