In occasione della stra-citata mostra, abbiamo conosciuto Davide e suo fratello, appassionati collezionisti di retro-informatica.
Lo scorso sabato ho finalmente avuto modo di ricambiare la loro visita, trascorrendo uno splendido pomeriggio nell'atelier della Studio FBP.
Vista la loro attività lavorativa, che i più curiosi potranno andare a scoprire seguendo il link qui sopra, devo subito ammettere che la professionalità con cui hanno esposto i loro pezzi più significativi non ha nulla a che vedere con l'ammassamento di hardware ed il disordine che regna ormai sovrano nella nostra sede.
Aggirarsi tra macchine impeccabilmente restaurate e pulite è un'esperienza che si avvicina più alla visita di un museo che all'antro di un appassionato, inoltre basta scendere una scala per scoprire un ampio locale dalle enormi potenzialità.
Un quarto della superficie disponibile è occupata da semplici e funzionali scaffali in legno, su cui sono esposti, in un rigoroso criterio ed in perfetto ordine, una serie di pezzi in grado di soddisfare i palati più esigenti.
Ho scattato una serie di foto che, con il loro permesso, vi invito ad osservare attentamente. Numerosi esemplari sono veramente molto rari !
Alcuni scambi, in parte già concordati, in parte frutto di reciproche sorprese, hanno dimostrato la generosità di questi nuovi amici:
questa fantastica addizionatrice Rheinmetall si aggiunge alle nostre macchine da calcolo,
qualche notevole hard disk rimovibile da 70 mb, probabilmente provenienti da un IBM System 370, arricchiscono la raccolta di supporti di memoria,
assieme ad una manciata di nastri per la nostra Teletype 33, infine un terminale seriale IBM, che non ho ancora fotografato, completa lo spazio disponibile nella mia automobile. Il pomeriggio è volato e purtroppo è ora di far rotta verso casa.
Ancora una volta questo episodio sottolinea come l'unione faccia la forza.
Non ha senso, a mio avviso, restare isolati con le proprie collezioni e convinzioni: una rete di gruppi e persone permette di condividere conoscenze, effettuare interessanti scambi e rendere ancora più affascinate questo nostro strano, e un po' folle, hobby.
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