sabato 28 settembre 2013

CNAO: centro nazionale di adroterapia oncologica

Non è la prima volta che vi racconto qualche cosa di completamente diverso dai soliti argomenti che animano questo blog, ma ora supererò ogni precedente.

In occasione della notte dei ricercatori, ho avuto modo di partecipare con la mia famiglia alla visita guidata presso il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, meglio noto come CNAO.

Non ho dovuto fare neanche molta strada, infatti si trova a Pavia, di fronte all'ingresso del pronto soccorso del Policlinico San Matteo.

L'edificio è notevole, ma il contenuto è a dir poco strabiliante.

Grazie ad un acceleratore di particelle, un fascio di protoni (o interi nuclei di atomi di carbonio) bombardano con estrema precisione solo le cellule tumorali, annientandole.

La Dottoressa Monica Necchi ci guida con rigore scientifico unito ad un linguaggio semplice e sciolto.
Iniziamo dalla sala di controllo, per poi raggiungere, dopo un tortuoso labirinto di spesse mura, la sala del sincrotrone.

L'acceleratore di ben 25 metri di diametro e quasi 80 metri di circonferenza lascia tutti a bocca aperta: l'altissima tecnologia necessaria per progettare e per far funzionare questa meraviglia è evidente anche agli occhi di un profano.

Vengono spesso citati il Prof. Ugo Amaldi del Cern e la fondazione Tera come principali protagonisti di questo progetto unico in Italia.

Gli atomi di carbonio o i protoni, a seconda del tipo di tumore da trattare, fuoriescono da una delle due sorgenti cubiche grigie con la luce verde, al centro della foto qui sopra.

Vengono collimati dalle sezioni verdi e per la prima volta accelerati dal modulo viola. Entrano così nel sincrotrone che accelera le particelle fino al'energia cinetica di 4800 MeV (megaelettronvolt).

Non sono riuscito a fotografare l'anello nella sua interezza.

Mi ha molto colpito la spiegazione di questo modulo rosso, che ha il compito di mettere in fase le particelle, accelerano le ritardatarie e frenando quelle troppo rapide.

Siamo poi passati, seguendo idealmente il fascio, nella sala trattamento vero e proprio.

Qui il paziente da trattare, immobilizzato sul lettino, indossa una maschera con alcuni riferimenti che aiutano il complesso sistema a centrare perfettamente il tumore, sfruttando i dati ricavati da una PET e da altri esami preventivi.

Questa sagoma simula un paziente, la copertura bianca è anch'essa dotata di riferimenti che vengono letti da telecamere.

Il lettino mi ha veramente colpito, la piastra è di carbonio rigidissimo, ma alcuni compensatori la mantengono perfettamente in piano, il tutto appoggia su un cuscino d'aria per minimizzare l'attrito.

Un lungo braccio assicura centrature sub-millimetriche.

Il trattamento vero e proprio dura pochi minuti, ma è necessaria mezz'ora per completare una seduta a causa dei posizionanti veramente critici.

In circa 16 sedute con atomi di carbonio o una trentina di sedute con protoni, il tumore è debellato.
Senza chirurgia e senza la necessità di procedere con devastanti chemio terapie.

Lasciamo esterrefatti la sala trattamento, per raggiungere la zona conferenze.

Il Dott. Fossati ci spiega quali sono gli obiettivi del CNAO: curare i tumori inoperabili, dando speranza e qualità di vita alle persone malate. Questo non sostituisce i metodi tradizionali di cura, ci tiene a sottolineare, ma si affianca ad essi, andando a proporre una possibilità di guarigione a persone che dovrebbero sottoporsi ad interventi devastanti in zone critiche del corpo.

Chiude la mattinata il Presidente della Fondazione CNAO, Erminio Borloni, con una simpatica presentazione di dati che fanno riflettere sull'importanza dell'adroterapia.

Concludo questa singolare esperienza comunicando che sarà possibile assistere ad un'altra giornata di porte aperte il 13 ed il 14 di dicembre prossimo.

2 commenti:

Tullio ha detto...

Forse c'è un refuso nel testo: "un fascio di protoni (o interi nuclei di atomi di carbonio)": forse intendevi atomi di idrogeno?
Mi sembra strano che una macchina di questo genere possa accelerare un fascio di nuclei che vanno da un protone a 12 protoni addirittura!

comPVter ha detto...

Credo di non aver sbagliato:
http://www.cnao.it/index.php/it/l-adroterapia.html
Parla di ioni Carbonio !