Comodore PETting together

Ieri sera abbiamo iniziato il lungo lavoro di assemblaggio di un interessantissimo Commodore PET del 1978, soprannominato Chicklet per la sua caratteristica tastiera con le dimensioni dei tasti paragonabili a caramelle:



Questo esemplare è particolarmente interessante, essendo uno dei primi, caratterizzato dal bordo dello schermo di colore azzurro/blu e dal registratore integrato con i tasti bianchi, differnte dal modello leggermente successivo con tasti e schermo neri.



Ecco il punto di partenza, non molto incoraggiante. Un po' di ricerca in rete ci ha subito permesso di ricablare correttamente l'alimentatore ed il cavo video.



Il monitor ha avuto bisogno di una sistemata ad un condensatore, che si era dissaldato.
(Nota: questa foto l'abbiamo scattata con una Sony Mavica memorizzando l'immagine direttamente su floppy da 1.44 mb, ripristinata parallelamente da un altro gruppo di lavoro).



Grazie al nostro indispensabile Variac abbiamo iniziato a caricare piano piano i condensatori.



Ma attualmente questo è il massimo che abbiamo ottenuto.



Abbiamo provato a togliere questi integrati e provare a riavviare, ma il risultato non è cambiato...



Riusciremo un giorno ad arrivare a questo risultato, ma con l'elaboratore totalmente funzionante ?

Etichette Commodore

L'altra sera chattavo con un tedesco ed un inglese, entrambi Commodoristi incalliti.
Mi ha colpito la loro discussione sui diversi stabilimenti di produzione in cui sono stati prodotti i mitici 8 bit di casa Commodore. Contribuisco così alle loro chiacchiere pubblicando le etichette delle macchine che abbiamo in sede:

Commodore VIC20

• England

• W. Germany

Commodore 64

• England

• W. Germany

• USA

Commodore 64C

• China

• W. Germany

• Hong Kong

Commodore 64G

• W. Germany

Commodore 64SX

• Japan

Commodore 16

• England

• W. Germany

Commodore Plus/4

• England

Commodore 116

• W. Germany

Commodore 128

• Hong Kong

Se avete altre etichette (ex Vic 20 USA ecc.) non esitate a mandarmele !

Commodorsessanquattrizzatevi

Segnalo un divertente quanto ben realizzato sito, in cui è possibile trasformare le immagini in stile Commodore 64, con un semplice drag and drop.



Ecco un esempio.
Provateci, è veramente simpatico e ben riproduce lo spirito del tempo.

Le origini di Simon Say

Non è il titolo di un nuovo romanzo autobiografico, ma una breve riflessione sull'origine di un mito: Simon della Milton Bradley.



L'originale rotondo qui sopra raffigurato continua a mancare sui nostri scaffali, ma con l'arrivo della versione Super, ho iniziato ad esplorarne le origini.



Questo primordiale gioco elettronico nasce come cabinato da bar in casa Atari con il nome di "Touch Me" (ecco il flyer).



Non riscuotendo un grande successo, la casa Americana ripropone lo stesso schema di gioco in versione tascabile:



Ma sarà proprio la MB con la fortunata versione tonda a trasformare questo capolavoro in una icona degli anni '80, ancora oggi attuale e divertente.

Arduino e Pong

Non ho saputo resistere ad un'idea così simpatica: una console pong, racchiusa in contenitori per le caramelle, totalmente basata su Arduino.



John Graham-Cumming è l'autore di questa CANsole (in LATTA), nel suo blog spiega in dettaglio come costruirla e ne pubblica il codice.

Un bel video, spiega più di cento parole:

Modulare è più bello

Per caso, ho scovato in un blog dedicato al design, una serie di notevoli bozzetti realizzati da Atari, come studio di elaboratori modulari.





Nella stessa pagina è possibile vedere anche alcuni curiosi concept per 2600, 1200 e per un misterioso 900.

Altri disegni sono pubblicati su AtariMuseum, ma non tutti i link sembrano attivi. Ad ogni modo vale la pena soffermarsi su questa pagina dedicata ai desktop.

Peccato che alcune di queste meravigliose idee non hanno poi preso vita.